5 novembre 2007

SABATO SERA:THE BOURNE ULTIMATUM


Jason Bourne è tornato. La sua angoscia è sempre alimentata dal bisogno di sapere chi e perché lo ha trasformato in una macchina per uccidere cancellandone l'identità. A questo si aggiunge il desiderio di vendicare la morte della sua compagna. Il teatro dell'azione è estremamente vario: da Mosca a Londra, da Torino fino a Tangeri passando per la Spagna fino a un epilogo che dovrebbe essere programmaticamente destinato a chiudere la trilogia. Greengrass si è liberato da tutte le remore che in qualche misura frenavano i due blockbuster precedenti. Questa volta si tratta di adrenalina pura travasata in un film ipercinetico. Dato per scontato che lo spettatore 'sappia' ciò che è avvenuto in precedenza (e sostenendo le new entry con qualche essenziale riferimento al passato) l'azione può avere inizio giocando con gli spazi e la macchina da presa a un livello altamente virtuosistico. Jason è umanizzato quel tanto che basta per renderci partecipi della sua ricerca ma poi tutti diveniamo consapevoli della sua assoluta imbattibilità. È questo che rende questo terzo episodio, a nostro avviso, il migliore dei tre. Come in un videogame di altissima qualità i livelli si susseguono accumulando difficoltà ed ostacoli sempre più complessi. È come se Greengrass, oltre che con il pubblico, giocasse con se stesso rendendo, a ogni nuova scena d'azione, tutto più difficile. È inutile torcere il naso con supponenza dinanzi a questo tipo di cinema perché svolge egregiamente una duplice funzione: quella di intrattenere con grande professionalità e quella di sperimentare tecnologie che poi potranno essere a disposizione anche di altre modalità narrative. Matt Damon (ampiamente ed amichevolmente preso in giro dai colleghi nel corso della conferenza stampa cannesiana di Ocean's 13 per la sua presunta affezione alla serialità) ha ormai ampiamente dimostrato di essere un attore con le carte in regola. I suoi ruoli in The Departed e in The Good Shepherd lo dimostrano incontrovertibilmente. Lo conferma anche in questo ritorno nei panni di Bourne. Ha il physique du role necessario per mostrarsi in costante equilibrio tra la credibilità del tormento e l'assoluta inverosimiglianza dell'azione. Al resto ci pensano gli stuntmen.

SERATA PIACEVOLE,FINO AD UN CERTO PUNTO OVVIO...
IL FILM MOLTO CARINO,NONOSTANTE IO NN ABBIA VISTO I PRIMI DUE EPISODI,COSA CHE FARO' APPENA POSSIBILE...
LA SERATA AIME' MI HA FATTO CAPIRE TANTE COSE,E DA ADESSO IN AVANTI NN MI PERMETTERO' PIU ERRORI!
UN BESO BX

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