11 aprile 2008

la visita della vecchia signora...


La visita della vecchia signora (Der Besuch der alten Dame) è il titolo di un'opera di Friedrich Dürrenmatt del 1956 ed è probabilmente il suo capolavoro più conosciuto.
Il dramma si svolge nell’immaginaria cittadina di Güllen (“letamaio” in dialetto svizzero) che fu centro culturale di primo piano, ma in pochi decenni è decaduta in una situazione di abbandono e di crisi socio-economica.
All’inizio dell’azione la città sta preparando le celebrazioni per l’arrivo di Claire Zachanassian, un tempo cittadina di Güllen e ora multimiliardaria, tornata a visitare il paese natio. Claire Zachanassian giunge nel paese con suo marito (durante lo spettacolo ne cambierà diversi, che Dürrenmatt suggerisce siano interpretati sempre dallo stesso attore) e con un seguito a dir poco grottesco. Dopo alcuni convenevoli, annuncia ai concittadini la vera ragione della sua visita: in gioventù rimase incinta dalla relazione avuta con il fidanzato Alfredo Ill, che però negò la paternità e corruppe due ubriaconi perché dichiarassero in tribunale di aver avuto rapporti con Claire Zachanassian.
La ragazza venne cacciata con disonore dal villaggio e bollata come prostituta. Dopo aver accumulato uno straordinario patrimonio con una serie di fortunati matrimoni, offre un miliardo di franchi a Güllen per l’omicidio di Ill, che negli anni era diventato uno dei cittadini più stimati della città. Gli abitanti rifiutano energicamente, ma iniziano presto ad acquistare beni costosi a credito anche dal negozio dello stesso Ill, come se si aspettassero l’arrivo di nuove risorse nel futuro.
Ill se ne rende conto ed inizia ad allarmarsi. Gli abitanti di Güllen iniziano lentamente ma inesorabilmente a mutare il loro atteggiamento di sostegno ad Alfredo Ill. Diventa presto ovvio che l’unica strada per sostenere un tale livello di indebitamento è la morte di Ill. Inizialmente ciascuno sembra sperare che avvenga qualche incidente. Claire Zachanassian da parte sua attende soltanto che gli abitanti prendano la loro decisione (scommette che anche la giustizia può essere comprata, e che gli abitanti cederanno).
L’epilogo le dà ragione. Anche l’ultimo baluardo dell’etica, il preside della scuola, cede. In un ambigua assemblea popolare Ill viene ucciso collettivamente, mentre il Borgomastro dichiara che giustizia è finalmente stata fatta.
Mentre Claire Zachanassian consegna l’assegno ai cittadini, il tono cupo dell’opera cambia divenendo quasi farsesco. Ironicamente è proprio Claire Zachanassian a sembrare la meno soddisfatta per una vendetta attesa così a lungo.
L'opera tratta i temi della punizione, dell'avarizia, della vendetta e della forza morale.



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