30 novembre 2009
marco mengoni...grandissimo artista...
esibizioni uniche:
unico...spero che vinca lui...nonostante mi piaccia molto anche giuliano...
bx
28 novembre 2009
martedi sera...compleanno francesca ventura...mitica tura!!!
ma soprattutto cosa assai importante grazie ad una persona x qsta serata:
alla
Ogni compleanno è un traguardo, un avvenimento, una conquista, un momento di crescita. E'un capitolo che si chiude e un altro che si apre verso l'incognito... e io ti auguro che sia un incognito magico e pieno, anzi, stracolmo di cose belle. Buon Compleanno.
un beso enorme
Ho paura del fuoco, che divori ogni cosa senza lasciami scampo.
Ho paura del mio cuore, che non si apra.
Ho paura della solitudine, che sia per sempre.
Ho paura di morire, che non riesca a finire ciò che ho cominciato.Spesso ho la "dannata" percezione di essere solo uno specchio e che per conoscermi veramente dovrei riflettermi in un altro specchio.Chissà perché quel senso di inspiegabile malinconia non si staccava mai da me, come il pensiero di una luna che brilla lontano mentre mi immergo nel fondo della notte, una notte che mi tinge di blu fino alla punta delle dita.
un beso bx
23 novembre 2009
ieri sera uno spettacolo meraviglioso:DEL SESSO DELLA DONNA COME CAMPO DI BATTAGLIA NELLA GUERRA IN BOSNIA
Un testo di Matéi Visniec per il nuovo spettacolo del Teatro dell’Argine
Del sesso della donna come campo di battaglia nella guerra in Bosnia è la prima rappresentazione italiana dell’omonimo testo di Matéi Visniec, per la regia di Nicola Bonazzi con Micaela Casalboni e Giulia Franzaresi.
Lo scenario è quello della guerra nella ex Jugoslavia. Kate, una psicologa americana chiamata a sostenere i militari impegnati nella riapertura delle fosse comuni, si occupa ora di Dorra, una giovane donna che ha subìto violenza in un’azione di rappresaglia. Matéi Visniec, uno dei maggiori drammaturghi europei, rilegge la violenza delle guerre balcaniche alla luce di una sensibilità acuta e penetrante, alternando riflessione e rappresentazione, e delineando due indimenticabili figure di donna alle prese con un dramma irriducibile, in un teatro della parola che riesce a dare evidenza fisica al dolore e allo strazio di ogni guerra.
meraviglioso...
un beso bx
19 novembre 2009
ieri sera: NEW MOON ANTEPRIMA
New Moon, il secondo capitolo della saga di Twilight, scosta le tende del sipario e la rivela per quel che realmente è, ovvero una rappresentazione dell'amore romantico, l'allestimento di una fiaba, dove Bella è l'eroina contesa e in pericolo costante, Edward il principe vittima di un crudele incantesimo e il "per sempre" è il finale scritto in partenza, non in uno ma in multipli modi. Passando per il richiamo esplicito a “Romeo e Giulietta” e approdando alla scenografia trionfale e al costume della sequenza presso i Volturi, all'interno della “ricostruzione” per la festa di S. Marco, Chris Weitz anziché abbigliarla di fatto spoglia la saga di Twilight delle sue coperture (il college-movie, il “mistery") e ne espone lo scheletro.
Resta l'idea di utilizzare la metafora del mostro per parlare di quei sentimenti umani la cui intensità supera la razionalità (l'utopia di un amore che possa proteggere dal male, per esempio) ma non è cosa nuova e meno che mai espressa in modo nuovo. A poco serve, dunque, ribaltare i ruoli e dipingere un Edward flemmatico e sacrificale, conciato da Cristo morto (e quanti riferimenti a inferno e paradiso…), e una Bella assetata di adrenalina che si cimenta a più riprese nella morte per finta, quasi fossero le prove generali (di nuovo: lo spettacolo) della trasformazione che le toglierà (forse) la vita ma le negherà ugualmente la morte.
Non sono certo i dialoghi, infine, a scongiurare la noia. Si ripetono in circolo (vizioso) i versi universalmente noti del sentimento amoroso, senza ricerca alcuna del particolare, dello scarto: Weitz si appoggia al lascito della Hardwicke per quel che concerne l'impianto visivo generale, alla fantasy(a) della Meyer per la sostanza del racconto, al puritanesimo che veglia sull'intera operazione narrativa e produttiva; poi, là dove non ha voce, stende un tappeto sonoro continuo e adotta un'estetica da videoclip che, però, è ripiego, scorciatoia evidente.
I Volturi puniscono i vampiri che danno spettacolo di sé, ma era quello che chiedevamo di vedere e ci è stato negato.
LO DOVREI RIVEDERE...MA BELLO...
BX
5 novembre 2009
ultimo w-end a civitanova...fiera!
che dire...ho trovato il mio abito da sposa...mi manca solo lo sposo e la proposta!!!!
un beso e la prox c'e ancona!!!
4 novembre 2009
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About me
- Elisabetta
- Tutti,anche le persone che non mi conoscono,alla domanda,come la definiresti,rispondono:SOLARE,in effetti e' una caratteristica che oggettivamente mi ha aperto molte porte,ma sono un iper sensibile,con un animo malinconico,anche se adoro ridere e sperimentare cose nuove,e lo faccio,a volte mi piace semplicemente sedere sul mio splendido divano e rinchiudere tutto all'esterno,in poche parole,so che mi basto...ho scoperto il lusso della LIBERTA'!
chi mi ama...ovviamente mi segue...
le mie passioni
Sono un amante del bello,del costoso e dei tessuti firmati,AMO la moda,le SCARPE,le BORSE DI LOUIS VUITTON,il MAKE UP,quasi solo unicamente MAC e MAKE UP FOREVER...e non mi limito a comprarne pochi pezzi... i TELEFILM,ho una collezione quasi infinita,il Tennis,LO SPORT in generale...la FOTOGRAFIA...ANTHONY DE LUCA,la MUSICA ROCK,e soprattutto CAPO CACCIA!!!!! BX
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l' angolo della poesia
Dopo un po' impari la sottile differenza fra tenere una mano e incatenare un'anima. E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno e la compagnia non è sicurezza. E inizi a imparare che i baci non sono contratti e i doni non son promesse. E cominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto, non con il dolore di un bambino. E impari a costruire le tue strade oggi perchè il terreno di domani è troppo incerto per fare piani impari che il sole scotta se ne prendi troppo perciò pianta il tuo giardino e decora la tua anima invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori. E impari che puoi davvero sopportare che sei davvero forte che vali davvero.