28 dicembre 2009

addio GRISSOM...amato criminologo...


Gill Grissom lascia C.S.I.: la notizia (che in un certo senso era già nell’aria), colpisce tra capo e collo i fan della serie, che perde così il suo simbolo, il suo personaggio forte. Dopo che la settima serie lo aveva visto già latitare per metà puntate (il personaggio interpretato da William Petersen era impiegato in un ciclo di lezioni universitarie), l’ottava stagione lo vedrà dare il saluto a C.S.I.

Ma alla CBS (che produce la serie) non potevano non pensare ad un sostituto che fosse per lo meno in grado di reggere l’eredità: la scelta è caduta su Laurence Fishburne, noto ai più come il Morpheus di Matrix, ma comparso anche in Boyz n the Hood e in 21. L’attore di colore ha sicuramente una presenza fisica notevole, capace di non far rimpiangere un giganteggiante William Petersen.

La produzione descrive il suo personaggio – un ex patologo che insegna criminologia in un college – come “un uomo che conosce il suo segreto e sta compiendo un viaggio per capire quale sarà l’evoluzione definitiva della propria personalità”. Grissom e il nuovo personaggio si incroceranno in un paio di puntate, dettaglio che rivela quindi che Petersen non abbandonerà del tutto la serie.

Fishburne ha anche detto la sua su C.S.I., dichiarando: “Non voglio assolutamente identificare la mia presenza con lo show, l’evento è quest’ultimo. Per la verità, non ero un fan della serie, ma gli episodi che ho girato mi sono sembrati molto coinvolgenti, bui, molto simili a certi lavori in cui sono stato coinvolto nel passato”.

Prima Jorja Fox poi Gary Dourdan hanno abbandonato il set della serie poliziesca più amata degli ultimi anni, C.S.I. Ma la vera notizia è l'uscita di scena di William Petersen, che si sveste dai panni del geniale Gil Grissom "ma resterà come produttore esecutivo, e nel caso la CBS lo ritenga necessario, tornerà a interpretare il personaggio". Lo ha confermato la produttrice esecutiva Carol Mendelsohn. L'attore Petersen invece ha precisato: " Non voglio che il mio addio al sequel venga considerato definitivo perché potrei tornare saltuariamente come guest-star". Decisione già presa in precedenza, quando Lev Schreiber lo ha sostituito per permettergli d tornare al suo amore di sempe, il teatro.

La prossima stagione di C.S.I., quello originale da cui sono derivati i vari spin-off sparsi in giro per l’America - sarà piena di colpi di scena ma soprattutto a far parlare saranno i protagonisti. Petersen pare abbia intenzione di allontanarsi dal set a partire dalla decima puntata della nona stagione.

Per un Grissom che lascia la squadra, gli autori hanno previsto nuovi arrivi per dare una scossa alla storia ed avere spunti narrativi stimolanti. Uno di questi, sarà l’agente Riley Adams (Lauren Lee Smith, già in The L Word) che presto sarà affiancata da un nuovo collega, per cui i casting non sono ancora chiusi.



ti ho amato moltissimo griss...ho visto ogni singola puntata...sperando un giorno di vivere un avventura con te...

un beso bx

cinema il 25 dicembre...


bellissimooooo

Sul finire dell'Ottocento, Londra è una città affascinante e pericolosa. Le novità tecnologiche attirano i cittadini più curiosi, ma il richiamo per l'occulto e il soprannaturale è altrettanto forte. Quando Sherlock Holmes e il fido dottor Watson consegnano l'assassino di giovani donne Lord Blackwood alla giustizia e, dopo aver assistito all'esecuzione capitale, assistono non di meno alla sua apparente resurrezione, Holmes è felice di potersi finalmente interessare di qualcosa alla sua portata. Tanto più che si è ripresentata a lui la bella Irene Adler, chiedendo il ritrovamento di un uomo che si scoprirà interrato nella bara di Blackwood. I casi si intrecciano, si aggrovigliano, sporcano gli abiti di fumo e di avventura.
Guy Ritchie punta su un indirizzo ambizioso: 221B, Baker Street. Lente d'ingrandimento alla mano, smette di farsi sedurre dall'eccentricità per accumulazione (i tanti personaggi delle pellicole precedenti) e la trova, purissima, per “concentrazione” nella figura di Sherlock Holmes, così come fece capolino inizialmente sulle pagine di Conan Doyle, prima di rifarsi trucco e parrucco in seguito alle ingerenze dei lettori, della storia, della leggenda e del cinema stesso. Un uomo di straordinario acume e ugual passione per l'azione, ordinato mentalmente come nessun altro (se n'è fatto un “metodo”), che vive da bohemien nel disordine dei ritagli di giornale (la cronaca scandalistica), della polvere (bianca?) e dell'assenza di regolari abitudini, scazzottando alla bisogna a mani nude. Questo ritorno alle origini del personaggio –benché poi la sceneggiatura segua un plot originale- è una prima evidenza a favore del lavoro di Ritchie.
Seconda, ma intimamente connessa, viene la scelta degli interpreti: il nuovo Holmes emerge, coerente e vigoroso, dalla zona di intersezione e sovrapposizione tra le caratteristiche romanzesche del detective di Conan Doyle e quelle reali e “biofilmografiche” di Robert Downey Jr., talento istrionico, uomo intelligente e contraddittorio, paladino iron(ico), non privo di invadenti fantasmi e noti (alle cronache) trascorsi. Al suo fianco, Jude Law è un dottor Watson con personalità, un passo indietro in quanto a genialità e spavalderia ma complice sincero, coinquilino avvenente, braccio (destro) e spalla (fuori e dentro la finzione) che valgono bene una scenata di gelosia, un tocco di isterismo, una manciata di voluta ambiguità. Rachel Mc Adams, infine, è “la donna”, furba e traditrice, unica fonte femminile di interesse per il nostro, in quanto caso irrisolvibile, abitante di quel territorio del diavolo - la criminalità elegante e scaltra - con cui il protagonista flirta tanto piacevolmente. Ma uno più uno, questa volta, non fa un due pieno.
Qualche spacconeria di sceneggiatura, non poche lungaggini, dialoghi che promettono ma non conquistano, fermano lo spettatore dal fregarsi le mani e gli lasciano sul viso un sorrisetto sarcastico. Alla Holmes.


un beso bx

23 dicembre 2009

viiii amo follementeeee...sex and the city forever!!!



parlano da sole...spettacolariii uniche...mi mancanoooo da matti...va bhe...qsto video l'ho visto mille volte!!!

vi adorooo..bx

21 dicembre 2009

uomini che odiano le donne....bellissimoooo


il film:

Mikael Blomkvist è un giornalista ostinato e idealista, sconfitto in tribunale dal potente uomo d'affari incriminato dalla sua inchiesta. Lisbeth Salander è una giovane hacker asociale e introversa, abusata in famiglia e segnata dalla detenzione in una clinica psichiatrica. Henrik Vanger è un ricco industriale ossessionato dalla scomparsa della nipote, avvenuta quarant'anni prima. In un'isola bagnata dal Baltico e abitata dal potente clan dei Vanger, Mikael, Lisbeth ed Henrik si incontreranno, collaborando a risolvere i loro destini, minacciati da un passato oscuro e rimosso.
Rinchiusa nei canoni del cinema (thriller e abuse movies) di genere, il regista danese Niels Arden Oplev conserva la critica sociale prodotta dalle pagine di Stieg Larsson, autore della trilogia "Millennium" e creatore di un'eroina “interrotta”. Le vittime principali delle persecuzioni e delle violenze del primo romanzo dello scrittore svedese sono evidentemente le donne, i carnefici sono dei mostri che vanno eliminati senza sconti, indulgenze o garantismi. Il terrore nel libro e nel film omonimo non corre sul filo ma nel luogo sacro dell'immaginario europeo, la famiglia.
Al centro di Uomini che odiano le donne si muove allora il potente clan dei Vanger, dominato da patriarchi antisemiti che hanno praticato il nazionalsocialismo in un passato nemmeno troppo lontano. Mikael Blomkvist, "assoldato" dal vecchio Henrik per far luce sulla sparizione dell'adorata nipote, incarna l'irruzione di una turbativa del presunto ordine familiare. Affiancato dall'inquieta ma efficiente e dinamica Lisbeth, il giornalista comunista di Millennium indaga e poi smaschera il misfatto che racchiude la storia occulta della famiglia, il nucleo rimosso della realtà dei Vanger (e di una nazione). Sul film e sul romanzo aleggia di fatto il retaggio dei traumi non pacificati della "socialdemocratica" Svezia, le cui politiche eugenetiche, atte a preservare il ceppo popolare svedese dall'incrocio con elementi razziali stranieri, furono fonte di ispirazione per la Germania hitleriana.
Se la Svezia non espresse pienamente la ferocia nazista e non rappresentò un pericolo analogo, rivelò comunque un regime subdolo e totalitario, democratico ma totalitario. L'immoralità e il male, scrive Larsson e traduce in immagini Oplev, si nascondono allora dietro nomi insospettabili, dietro la "normalità" familiare, sede privilegiata di incubi spaventosi. I fantasmi (come Harriet) generati dall'universo borghese ossessionano lo zio Henrik, volto morale e perbene dei Vanger, che denuncerà le piaghe dolorose di quell'"infanzia", infrangendo per la prima volta l'omertà che ha sempre protetto i "padri". Non è mai facile adattare un romanzo e risolvere in maniera brillante i problemi che derivano dalla costruzione letteraria ma ugualmente il regista danese, chiamato a viaggiare tra le pagine di Larsson, ha proposto un repertorio di soluzioni sazie di vita e di tutto il suo carico di orrori e desideri, di amore e follia, di gioia e crudeltà.
Costruito secondo uno schema classico, Uomini che odiano le donne trova l'elemento più interessante negli attori (Michael Nyqvist, Noomi Rapace), che "riparano" una regia retorica e zoppicante, incline suo malgrado a semplificare e banalizzare il modello letterario.
Quello di Niels Arden Oplev è un film riuscito a metà, che chiarisce tutto, ma proprio tutto, attraverso l'uso enfatico del flashback: l'evocazione di un evento anteriore conferma ciò che già sapevamo e ogni pezzo narrativo finisce al suo posto. Nessun rischio, nessun superamento del senso comune del linguaggio cinematografico, nessun margine di inespresso. A-dogmatico.


il libro:

Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.


bellissimoooooo

un beso bx

17 dicembre 2009

un ricordo...six feet under

ho amato molto qsta serie tv...me la sono vista e goduta nella sua piu' totale orriginalita' e anche malinconia...ho avuto momenti di duro sconforto e con loro mi sono spesso sentita depressa...ho amato i personaggi...e via dicendo...ma i trailer sono geniali e qndo posso me li guardo...unici e i miglioriiiiiiiiiiiiiii!!!



season 3:

season 4:

season 5:


chissa se un giorno riusciro' a rivederla...bellissima!!!

DEXTER mitico serial killer!!!!


Dexter è una serie televisiva basata sul romanzo La mano sinistra di Dio (Darkly Dreaming Dexter) di Jeff Lindsay. La storia ruota intorno al personaggio di Dexter Morgan, interpretato da Michael C. Hall (Six Feet Under).
Rimasto orfano all’età di tre anni, Dexter viene adottato da un agente della Polizia di Miami, Harry Morgan, che vede presto in lui delle tendenze omicide. Gli insegna quindi quello che, da adulto, Dexter chiamerà il “Codice di Harry”, cioè incanalare questa sua macabra propensione alla morte in una strada più “costruttiva” e uccidere solo brutali criminali (pedofili, mafiosi o killer di persone innocenti) che sono riusciti a sfuggire alla macchina della giustizia. Per soddisfare il suo lugubre interesse per il sangue e coprire i suoi stessi crimini, Dexter lavora come perito ematologo per il Dipartimento di Polizia di Miami. Assassino preciso e risoluto, nasconde la sua verità dietro una maschera di uomo (quasi) normale e socialmente responsabile. È molto amato da molti suoi colleghi e dai figli della sua fidanzata.

La prima stagione si è conclusa in America il 17 dicembre 2006. Il 2 novembre, la rete televisiva Showtime ha dato notizia di una seconda stagione della serie, girata a partire dal 21 maggio 2007 e verrà trasmessa a partire dal 30 settembre 2007. La trama della seconda stagione sarà originale e non basata sul romanzo di Jeff Lindsay


il finale:


DEXTER STAGIONE 3 ANTICIPAZIONI:


NN VEDO L'ORA DI VEDERE LA 3 STAGIONE DI DEXTER!!!

UN BESO BX

16 dicembre 2009



Tende come porte, da cui escono musicisti e ballerini. Schermi trasparenti che scendono dal soffitto e mostrano le immagini di artisti che si affacciano da entrate virtuali. E osservano. Ci sono davvero? Benvenuti al Cirque du Soleil. Un tripudio di corpi, colori, luci e musica. Danze meravigliose, africane, arabe, mediorientali, in un gioco di ombre e illusioni. E carne, muscoli, vita, movimenti sinuosi, perfetti, matematicamente sincronizzati. È come un sogno. E insieme, una provocazione di sensi continua per lo spettatore.

Poi l’acqua appare sui tendaggi e un uomo che vola con un pallone sembra fluttuare nei fluidi. È quindi il turno del fuoco, e ancora della terra, dell’aria. I quattro elementi fondamentali della vita, della filosofia, del mondo. Una ragazza in costumino sbrilluccicante muove trenta hula hoop, tutti insieme, in un movimento sensuale e ritmato. Mentre fantasmi aleggiano sugli spettatori, tra fumo colorato, percussioni e mandolini. È un delirio. Delirium, appunto, uno degli spettacoli di punta del Cirque du Soleil.

Gli artisti che si esibiscono provengono da ogni parte del mondo. Ma il circo nasce a Montréal, in Québec, Canada. È l’export ufficiale della città, ci perdoni Célin Dion. Ma perché il circo è così importante per Montréal, e viceversa? Si tratta di una storia un po’ fantastica, che soltanto un circo può raccontare.

Nel 1984, un certo Guy Laliberté, all’epoca suonatore ambulante per le strade della città vacanziera di Baie-Saint-Paul, decise di fondare un circo. Nuovo. Senza i tre anelli classici, i pagliacci dai nasi rossi, gli animali ammaestrati e il classico odore di circo. Il circo Laliberté avrebbe mostrato fantasie visuali, orchestrato musiche misteriose, inventato linguaggi e prodezze di movimento eseguite solo da, udite udite, esseri umani. Una sfida, o una follia. Che oggi è realtà. Partito con 73 persone, ora il Cirque du Soleil ne vanta oltre tremila in tutto il mondo, inclusi 700 artisti. Soltanto il quartier generale, a Montréal, ne conta circa milleseicento. Non male per un suonatore di strada. Anzi, ex suonatore di strada: oggi Laliberté è il presidente del consiglio di amministrazione di una multinazionale famosa e redditizia.

Esistono diverse produzioni del Cirque du Soleil, che girano senza sosta l’Europa, l’America, l’Asia e l’Australia. Senza contare i quattro spettacoli fissi a Las Vegas e uno in Florida.




ho preso i biglietti x il 20 e un altra data...andro' sia a pesaro che a bologna!!!nn vedo l'oraaaa!!!!sono emozionatissimaaa!!!
un beso bx

14 dicembre 2009

venerdi 11 dicembre...ww la compagnia delle scarpe gialle!!!

dopo lo spettacolo che la compagnia delle scarpe gialle ai portici in via indipendenza ci siamo impadroniti del pianoforte e abbiamo fatto bordello fino a tardi...da caroli...sempre in centro...che dire...siamo semplicemente specialiiii ce lo diciamooo sempreeee!!!





i nostri videooo:




un beso bx

2 dicembre 2009

scusate...ciocco show 2009...w.end del 18 novembree


mi ero dimenticata di qsto eventooo meraviglioso a cui ho partecipatoooo...e che partecipo ogni anno...ovviamente in compagnia di luca e la ceppa!!!






belle serate...

grazie amici delle bellissime serate...a volte ne sento proprio la necessita...ultimamente sto un po' impazzendo...metto in discussione tutti e tutto...



gemelleglitter

amici...

l'amoreeee mio dolcissimooooo...

la mia patatina
Aggiungi glitter alle tue immagini



gemelleglitter

un beso bx

cena dalla betty rossi:

ahhhhhh...che meravigliaaa...una serata divertente...io,betty(padrona di casa),jack,danilo e il fidanzo di danilo...(nn ricordo il nome!)...abbiamo cucinato...mangiato un arrosto buonissimo e un sacco di verdurine dietetiche ...e abbiamoooo stra risoooooooo...fino a tardi!!!
ringrazio tutti x la seratona ...

gemelleglitter

a tuttiiiii....


un besooooo enormeeeee
bx



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