29 gennaio 2009


IL MIO GIOVEDI POMERIGGIO...

oggi mi godo la mia serie tv preferita(tra le...)che bella giornata di riposo...







un beso bx

28 gennaio 2009

dedicato a te amore mio...


spot che nn vedremo mai in italia...





un beso bx

ma buon di'...

ciaoooo amichetti del blog...scusate se nn riesco a scrivere a tutti...ma in qsti gg sono sempre presa dal mio negozietto...
ma vi seguo sempre tantissimooooo....
grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee....


qsto w-end e' stato tutto molto tranquillo,a parte qlche lite furibonda con la mia dolcissima meta'...
hihihi...
abbiamo passato una bellissiima domenica pomeriggio con degli amici decisamente speciali!



ahhhhh....

27 gennaio 2009

MAI DIRE GRANDE FRATELLO...2 puntatiella...








e che ridereeee...io e ale,eravamo a letto piegati in due dalle risate!!!!!!!
un beso bx

adoro qsto gatto....



un beso bx

22 gennaio 2009

sempre e solo :LOST,NOTIZIE DALLA RETE...


La fine dell scorsa stagione li avevamo lasciati con Keamy che muore, con la scoperta di chi è l’uomo nella bara (Locke), e tanti altri misteri che, contrariamente alle aspettative, non sono stati svelati fino alla fine. Sembra che nella prossima stagione non tutti i personaggi torneranno, mentre altri che sono morti (o che dovrebbero esserlo) torneranno. Jin, Daniel Dae Kim, tornerà per la quinta stagione: non è chiaro se perché sia sopravvissuto o solo nei flashback di Sun, ma se fosse sopravvissuto potrebbe essere salvato da Daniel (Jeremy Davies), sempre posto che anche lui e la barca di salvataggio non siano scomparsi con l’isola.


Grande assente della prossima stagione sarà, invece, Claire (Emilie de Ravin), che non vedremo fino alla sesta stagione: resta da vedere quale sia il mistero che la circonda e se sia morta o ancora viva. In attesa delle puntate della prossima stagione che andranno in onda, si pensa, da gennaio 2009, per non correre il rischio di divulgare dettagli troppo particolari sulla fine di questa serie, sono stati proposti due finali.



IL FINALE ALTERNATIVO DELLA 4 STAGIONE:

IL VERO FINALE:

E’ diventata una tradizione, ormai, quella dei due produttori esecutivi ed autori di “Lost” Carlton Cuse e Damon Lindelof (foto) di rivelare qualche anticipazione sulla futura stagione del loro telefilm al Comic Con di San Diego, fiera annuale dedicata al mondo dei fumetti, film e serie tv.

Uno degli appuntamenti più attesi -e lo dimostra il numero impressionante di fan che faceva la coda per accedere all’evento- è stato l’incontro di ieri col pubblico dei due autori, che hanno regalato qualche notizia sulla quinta stagione di “Lost”, le cui riprese inizieranno il 18 agosto.

Trovate le anticipazioni, con tanto di video proiettato all’evento e curiosità sulla nuova Lost Experience, dopo il salto. Inutile dirvi che se dovete ancora vedere la quarta stagione -da domani su Raidue-, forse è meglio ripassare un’altra volta.


Eccoci allora alle prime notizie sulla nuova stagione. Senza troppi indugi, ecco quello che Cuse e Lindelof hanno dichiarato sabato:

  • tornerà la Rousseau (Mira Furlan), non proprio in un flashback, ma il suo ritorno servirà a chiarire meglio la sua storia;
  • il triangolo tra Jack (Matthew Fox), Kate (Evangeline Lily) e Sawyer (Josh Holloway) è al centro della storia, e Kate rivedrà Sawyer;
  • Vincent, il cane di Walt (Malcolm David Kelley), sta bene. Lo vedremo nella quinta stagione, ed anche nell’ultima;
  • a proposito di Walt, sia suo padre Michael (Harold Perrineau) che lui non compariranno nella quinta stagione;
  • il libro degli appunti a cui tiene molto Daniel Faraday (Jeremy Davies) contiene informazioni preziose su ciò che è accaduto e che accadrà, ed avrà un’importanza molto rilevante nella quinta stagione;
  • quando la botola è implosa, nella seconda stagione, l’isola non si è spostata, ma qualcosa è successo;
  • rivedremo Jin (Daniel Dae Kim) e Locke (Terry O’ Quinn) perché, secondo gli autori, “la morte è un termine relativo”. Tornerà anche il capitano Keamy, stando alle dichiarazioni dell’attore che lo interpreta, Kevin Durand;
  • Claire (Emile de Ravin) apparirà di meno, mentre è confermata la presenza di Christian Shepard (John Terry), e di Charles Widmore (Alan Dale);
  • Richard Alpert (Nestor Carbonell), appartenente all’inizio agli Ostili e poi agli Altri, che aveva aiutato Ben (Micheal Emerson) a distruggere il villaggio Dharma, è molto più vecchio di quanto si possa pensare -infatti lo si vede sempre giovane in diverse epoche- e questo “grazie alle proprietà mistiche dell’isola”. Nella quinta stagione verrà svelato qualcosa di più su di lui e lo vedremo scalzo, per scoprire quante dita dei piedi ha. Il riferimento è al piede di statua con 4 dita che Sayid (Naveen Andrews), Sun (Yoon-jin Kim) e Jin vedono alla fine della seconda stagione.
  • EMOZIONANTEEEEE!!!
  • UN BESO BX

  • LOST...E' TORNATO!!!!

    Negli Usa è arrivato il giorno del debutto della quinta stagione. Che, a quanto racconta uno dei protagonisti, ruoterà attorno ad un unico desiderio…

    Chi l’avrebbe mai detto? Quattro intere stagioni a tentare di lasciare l’isola, e poi… chi è riuscito con tanta fatica ad andarsene, si ritroverà a fare di tutto per tornarci. Cosa che non sarà affatto facile, visto che non possiamo proprio aver dimenticato che l’isola è stata… spostata. Probabilmente, solo per rendere il tutto più interessante. Perché, come afferma Ben alla fine della quarta stagione, tutti devono tornare sull’isola. Tutti. Compreso chi giace nella “bara del mistero”, il cui occupante ci è stato finalmente svelato.

    E dopo tante idee e tanti sacrifici per tornare a casa, l’amara verità: l’isola ha cambiato per sempre le vite di Jack, Kate, Sun, Hurley… E a proposito di Hurley: è proprio Jorge Garcia, il suo interprete, a raccontare – nel corso di un’intervista a TV Guide – che tornare sull’isola sarà la priorità della quinta stagione. E che il suo personaggio subirà profondi cambiamenti (dal look alla necessità di diventare più “attivo”, dinamico, protagonista di una serie di nuovi eventi). Inoltre, Hurley sentirà la mancanza di Sawyer, di cui ha profondamente ammirato il sacrifico (n.d.r.: il salto dall’elicottero) e stringerà un inatteso legame (circostanziale, ma destinato ad evolversi) con il personaggio di Sayid.

    Per Garcia, quindi, il focus della quinta stagione sarà uno solo: la lotta per tornare indietro. Unita all’esplorazione del concetto di viaggio nel tempo, di cui avevamo già parlato dopo le dichiarazioni di Damon Lindelof e Carlton Cuse, portavoce ufficiali delle poche informazioni trapelate prima del debutto della quinta stagione.
    Quando e come i nostri torneranno indietro, ancora non lo sappiamo: tutti insieme, pochi per volta, in modo “diretto” o grazie a “cause di forza maggiore”… La certezza è una sola: alla fine, il legame fra l’isola ed i sopravvissuti del volo Oceanic 815 è destinato a cambiare di nuovo. E noi saremo più che disposti, come sempre, ad adeguarci al nuovo corso degli eventi.



    Prima del “via” negli Usa, ecco le ultime dichiarazioni di Lindelof e Cuse sui prossimi episodi

    Ci siamo, ci siamo. Il momento del debutto americano è quasi arrivato, quindi le indiscrezioni sulla quinta stagione di Lost (ad aprile in anteprima italiana su FOX) si sprecano. Anticipazioni-pettegolezzi-ipotesi si sono scatenati. E TV Guide, dopo aver raccolto le dichiarazioni di Damon Lindelof e Carlton Cuse, definisce la nuova stagione Super-Sawyered… Ma andiamo con ordine. Cosa sappiamo? Ecco qua: dopo la conferenza stampa di venerdì scorso, Lindelof e Cuse hanno fatto trapelare le seguenti informazioni (salto le molte, divertenti battute e gli scherzi e vado subito al dunque).

    Primo: il personaggio di Richard avrà un ruolo fondamentale nelle ultime due stagioni, e la produzione si è già assicurata la presenza del suo interprete, Nestor Carbonell (recentemente visto anche in Batman: il Cavaliere Oscuro), anche per l’ultimo ciclo. Secondo: visto che non fa parte degli Oceanic Six, e di conseguenza è stato “trascurato” nell’ultima stagione, Sawyer (Josh Holloway) avrà un ruolo di primo piano nel prossimo ciclo di episodi. Con “molte cose importanti da fare”… Terzo: rivedremo – e abbondantemente – il personaggio di Jin (Daniel Dae Kim). Che viene confermato fra i regulars della stagione 5. Anche se Lindelof e Cuse hanno precisato che lo vedremo, ma che naturalmente non possono assicurarci che lo vedremo da vivo

    Il quarto punto lo aggiungo io, perché non è un’anticipazione. È una certezza: sono sicura che anche questa quinta stagione di Lost ci regalerà momenti di grande, grande tv.





    IO NN RESISTO HO L'ADRENALINA A MILLE,SONO SU YOU TUBE DA STAMATTINA ...
    continuo la ricerca
    un beso bx























    IERI SERA...CINEMA...e pizza con amiche


    con la clari e la sammy e nick...bello...

    Australia, 1939. Sarah Ashley, un'aristocratica inglese, lascia Londra alla volta di Darwin, decisa a ricondurre a casa e al talamo coniugale il proprio consorte. Scortata da un mandriano brusco e attaccabrighe alla tenuta di Faraway Downs, Sarah scopre con sgomento la morte di Lord Ashley e la crisi in cui versa il ranch. L'incontro con una terra orgogliosa e selvaggia e l'affetto per Nullah, un orfano nato da madre aborigena e padre inglese, la convincono a restare e a risollevare le sorti della proprietà. Con l'aiuto di un mandriano innamorato (e ricambiato), di un contabile ubriaco, di un misterioso stregone e di un piccolo meticcio, Sarah condurrà la propria mandria a destinazione attraverso un territorio impervio, vincerà una concorrenza sleale, sopravvivrà a un attacco aereo giapponese e vivrà una spettacolare favola d'amore. Il cinema di Baz Luhrmann è musica per gli occhi. Tutti i suoi film, a ben guardare, sono dei musical: Ballroom si insinuava nel mondo ortodosso del ballo di sala sconvolgendolo con un paso doble esagerato, Romeo+Juliet si consumava in un melodramma virato in incubo acido, Moulin Rouge si esibiva in un rock-mélo imbellettato che guardava alla tradizione hollywoodiana e a quella indiana, mescolando in un ensamble colorato e iperreale azione, dramma, canto e coreografie. Senza essere propriamente un musical, accade anche in Australia che i personaggi parlino con una canzone. “Over the Rainbow” è intonata dalla Lady Sarah della Kidman, indugia sulle labbra di Nullah, suona nell'armonica di un contabile finalmente sobrio, esplode nel cuore del mandriano di Jackman. L'aria più celebre del Mago di Oz è il fil rouge di un kolossal in cui nulla è ritenuto più importante dell'amore, della cura e dei bisogni degli esseri umani. Il tema dell'amore che si oppone alle regole possessive di un potere contrario è un altro elemento ritornante del cinema di Luhrmann, nascosto dietro i divieti familiari che irretiscono gli adolescenti shakespeariani, fra le bizze di un duca smanioso di una “traviata” Satine o dietro la smoderata ambizione di un barone del bestiame. Nel meraviglioso mondo di Oz, collocato nel cuore dell'Australia, si realizza l'estremismo emotivo, l'eccesso formale e il gigantismo espressivo di un melodramma epico prossimo a Via col vento. Se il kolossal firmato da Fleming, avviato da Cukor e concluso da Wood si dimostrò un prodotto da venditore a dispetto della creatività e dell'autorialità, Australia non smentisce il suo autore e il suo cinema totale e totalizzante, che può essere riempito di qualsiasi storia e di qualsiasi citazione filmica, letteraria, musicale. Sotto il sole e in fondo all'arcobaleno troverete allora una pentola di monete d'oro, di immagini già viste, di accumuli selvaggi, di stridenti (ma mai stonati) accostamenti. Mentre sulla superficie dello schermo si agita una storia tutta cinematografica e si esibisce la materia del narrare, nel secondo piano della visione si denuncia lo scandalo delle “generazioni rubate”, un piano governativo del Commonwealth per assimilare gli indigeni nella dominante comunità bianca. Dietro ai mulini a vento, l'autore australiano “protegge” e rivela i bambini (quasi tutti meticci) sottratti alle famiglie e consegnati a istituzioni assistenziali religiose per “sbiancarne” il colore e la cultura. Dichiarando la propria poetica imitativa, che finge di mostrare cose mai viste, Baz Luhrmann esplora la sua terra con sentimento smisurato, smascherando i colonizzatori inglesi che “epurarono il nero” e annullarono il tempo del Sogno degli antenati. Uomini magici che facevano esistere il mondo cantandolo.
    trailer:



    bello...ma un po' noioso...ma qnto e' bello ql bambino...

    un beso bx

    21 gennaio 2009

    MAI DIRE GRANDE FRATELLO...1 prima puntatiella...


    :e ridiamooooooooooooo:





    un beso bx

    20 gennaio 2009

    il discorso piu bello che ci sia...the big kahuna




    bello qsto monologo..oggi l'ho ascoltato 3 volte...e lo trovo verissimo...un bel pezzo...
    un beso bx

    19 gennaio 2009

    chiamasi : CAZZEGGIO TOTALE...





    che noiaaa oggi ragazzi in negozio
    possibile che nessuno passa a salutare?
    uff...guardate che me tocca fa'...

    domenica ....battaglia alla wiiiii....

    che goduriaaaaaaaaaaaaaaaa...qnto mi piace e ho pure vintoooooooooooooo!!!!
    alle 17,00 sono andata dalla ceps,cioccolata calda e pasticcini(portati da me!)
    poi mega partitona alla wii...vittoria..peccato x l'eta' che il gioco mi ha dato 80 anni...colpa del baseball...imprendibile qlle palle!!!
    che divertimento!!



    un beso bx


    SABATO SERA...


    Carl Allen è un impiegato divorziato orgogliosamente chiuso nella sua solitudine e insensibile alle richieste altrui. I clienti gli chiedono un prestito e lui lo nega, gli amici gli chiedono compagnia e lui si tira indietro, cercando di farsi bastare un dvd sul divano. Si protegge dai colpi che la vita gli ha dimostrato di saper sferrare, ma quanto altro si preclude così facendo? L'incontro con un ex collega lo convince a partecipare ad un seminario di “positività”, in cui il guru di turno lo esorta a rivoluzionare la sua vita rispondendo di sì ad ogni richiesta. Improvvisamente, si ritrova ad apprendere il coreano, a prodigarsi per un barbone, a presenziare alle feste a tema del capoufficio e ad accettare il passaggio in scooter di una sconosciuta di nome Allison. Carl dice sì all'amore per costrizione, in attesa di dire no alla costrizione in nome dell'amore. Da qualche tempo, Peyton Reed tenta un rinnovamento della commedia, ibridandola con ingredienti di segno opposto, ma in Abbasso l'amore la strategia spegneva il romanticismo e il film soffocava, stretto nella sua stessa messa in scena, mentre in Ti odio, ti lascio, ti… avveniva l'esatto contrario e il killer assumeva il volto di un naturalismo fatalmente fuori luogo. Con Yes man, Reed fa centro, affidandosi ad un meccanismo sfornacomicità –l'obbligo, per il protagonista, di accettare l'inaccettabile- che garantisce la risata e mantiene sottotraccia tutto l'amaro che il regista era andato cercando per strade solo apparentemente più consone. Questa volta, dunque, non manca la formula ma non viene meno il cinema, regno del possibile per eccellenza, della creazione di mondi a partire dal nulla, o da un sì. Nonostante la convention capitanata da Terence Stamp costituisca un innegabile punto debole nell'impalcatura motivazionale, talmente “di servizio” che di più non si può, la grandezza di Jim Carrey permette al suo personaggio di liberarsi in un attimo dalle maglie di un percorso troppo scritto: gli basta una smorfia, un sorriso tirato dei suoi, che sembrano voler dire “è tutta una presa in giro e io posso prendervi in giro meglio di chiunque altro” per far reagire commedia scenica e tragedia umana in modo esplosivo. Nell'impasto di diverse tonalità del comico c'è, poi, il traguardo più difficile e più interessante: lo slapstick facciale del protagonista -che, invecchiato, è meravigliosamente “più scemo” e meno stupido- si scontra vantaggiosamente col ridicolo di Rhys Darby nel ruolo di Norm (nomen omen) e l'eccentrica tenerezza di Allison/Zooey Deschanel e dei testi della sua band, le Munchausen By Proxy. La scena all'Hollywood Bowl, invece, basta a colmare le lacune romantiche di un'intera filmografia.
    trailer:



    film carinoooo...ma nulla da che,anzi nn lo rivedrei x nullo...
    un beso bx

    allora nella realta' io nn avevo x nulla intenzione di vedere questo film,sono uscita semplicemente x andare a vedere LASCIAMI ENTRARE,ma non e' stato possibile xche dopo semplicemente un w-end di proiettazione,e' stato declassato ad un solo cinemaccio in pieno centro a bologna,chi vive a bologna sa che il centro e' impraticabile,x via delle telecamere...
    era all'odeon...allora ci siamo fiondati alle 21,00 speranzosi che x le 2230 avessimo trovato,bhe no...alle 2210 eravamo ancora in cerca e con un incazzo esagerato...ci siamo fiondati al medusa e nn c'era nulla di disponibile manco li...neppure un filmaccio disponibile...cosi siamo finiti allo star city...a vedere un film horror.che sfiga vuole fosse rottto il proiettore e l'unico disponibile era YES MAN...qndi obligatoriooooo...nel frattempo ho sentito pure franceschino...che ci ha raggiunti...e l'ha visto con noi...x poi festeggiare alle 24 il suo compleanno...auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii....

    che odissssseaaaaaaaaaaaaaaa...
    un beso bx


    17 gennaio 2009

    serata al lets go...

    ohhhhh...intanto dico subito...

    silviettaaa" target="_blank" title="Aggiungi glitter alle tue immagini">silviettaaa

    AUGURIIIII SILVIETTAAAAAA!!!!!!!!OGGI UFFICIALMENTE E' IL TUO COMPLEANNO...

    ieri sera e' stata decisamente una bellissima serata...poche aspettative,e tanto ballo...paradossalmente abbiamo mangiato benissimo(oddio benissimo no,ma bene si...)
    molto e come gruppo siamo colaudate e anche le new entry,hanno divertito molto e ci siamo divertite molto,poi...una mega ola,al gruppo live del lets peppers...MT-LIVE!!!




    BRAVISSIMIIIII,vi consiglio anche di fare un salto al sito e andare a vederli appena si trovano in zona...io ci torno il 30 gennaio
    www.mtlive.it



    lets go...


    e' stata bella da vari punti di vista...un po' anche una serie di corteggiatori...ALLUCINANTIIIII!!!!
    E POI un affiatamento con tutti..bello mi ci voleva proprio...

    ohhhh...amichetti riorganizziamoci eh?
    un beso enorme bx

    16 gennaio 2009

    venerdi...16...manco fosse 17...


    ciao a tutti amichetti miei...aime' sono si una persona solare,ma nn so come mai,stamattina mi sono svegliata decisamente giu di morale...
    bho e dire che ieri sera ho passato una serata bellissima con un'amica che nn rivedevo da 12 anni...ovviamente ritrovata su facebook,la mia migliore amica dei primi anni del liceo...eh,si xche io ho qsto strano modo di eticchettare le amiche...in qsto sono rimasta molto bimba,e ovviamente x altre mille cose...che sinceramente amo in me...ma anche qlche capriccio lo potrei anche smussare...
    cmq..ieri sera,sono stata a cena con la betta...mia omonima amica...e oltre alla splendida accoglienza,qsi mi scendeva una lacrima,mi ha coccolato con una splendida cenetta a base di risotto ai funghi...qlche sigaretta e tante chiacchiere...in completa allegria...sono tornata a casa proprio contenta,ma stamattina nn sono altrettanto felice...dentro di me nutro un forte malessere e vorrei riuscire a buttarlo fuori...ma impossibilitata dal mio essere...stasera ho una festa...in discoteca,spero di divertirmi...e gioire un po'..anche se nn sono un amante delle disco...x nulla!!!

    un beso a tutti e cerchero' di sorrire sul serio pero'...
    bx

    9 gennaio 2009

    BONOLISSSS...UNA DOSE DI BUON UMORE...



    DA SBALLO...SE VI SENTITE TRISTI,GUARDATELO!!!
    UN BESO BX

    8 gennaio 2009

    le mie passioniiiiiii...sono qste!!!!

    scherzi a parte...voglio acquistare una borsa x regalarmela x natale...anche se e' passato...poi c'e la nuova campagna louis vuitton...

    voi qle scegliereste?


    Dobbiamo vivere ogni giorno della nostra vita come fosse l'ultimo...
    perché non sappiamo quando essa può finire!

    Dal Telefilm "Ally McBeal"

    Dal momento in cui ci svegliamo la mattina
    fino a quando posiamo la testa sul cuscino la sera, le nostre vite
    sono piene di domande. A molte è facile rispondere e si dimenticano presto, ma alcune domande sono più difficili da fare, perché abbiamo paura della risposta. Riuscirò a veder crescere i miei figli? Sto facendo un errore a sposare quest'uomo? Potrà mai amarmi veramente? E che succede se facciamo a noi stessi una domanda difficile e ci diamo la risposta che speravamo?
    Beh, è semplicemente l'inizio della felicità.

    Dal Telefilm "Desperate Housewives"

    Per quanto si possa volere qualcosa,
    le persone che soffrono di più sono quelle che non sanno cosa vogliono.

    Dal Telefilm “Grey’s Anatomy”

    A un certo punto devi prendere una decisione:
    i confini non tengono lontani gli altri, servono solo a soffocarti.
    La vita è un problema, e noi siamo così.
    Quindi puoi sprecare la tua vita a tracciare confini
    oppure puoi decidere di vivere, superandoli.
    Ma ci sono confini che è decisamente troppo pericoloso varcare.
    Però una cosa la so: se sei pronto a correre il rischio,
    la vita dall'altra parte è spettacolare...

    Dal Telefilm “Grey’s Anatomy”

    Ci sono dei momenti nella nostra vita che ci troviamo ad un bivio. Impauriti, confusi, senza una meta. Le scelte che facciamo in questi momenti possono segnare il resto della nostra vita. É certo che quando si è di fronte all'ignoto, la maggior parte di noi preferisce far retromarcia e tornare indietro. Ma occasionalmente, le persone ti fanno pressione per qualcosa di meglio. Qualcosa aldilà del dolore di dover continuare da soli. E aldilà del valore e del coraggio che ci porta a far entrare qualcuno. O di dare un'altra possibilità a qualcuno. Qualcosa aldilà della calma persistenza di un sogno. Perché è solo quando ti metti alla prova... che scopri chi sei veramente. Ed è solo quando ti metti alla prova che scopri chi puoi essere. La persona che vuoi essere, esiste. Da qualche parte sull'altro lato del duro lavoro, della fede, credenza... ed oltre l'angoscia e la paura di quello che ci aspetta più avanti.

    Dal Telefilm "One Tree Hill"

    La tua ragione e la tua passione sono i remi... e le vele della tua anima marinaia. Se uno o l'altro si rompono, puoi buttarti e andare alla deriva, o restare fermo in un punto morto in mezzo al mare. Perché la ragione, se governa da sola, e' una forza che ti limita; e la passione, da sola, e' una fiamma che brucia fino a distruggersi.

    Dal Telefilm "One Tree Hill"

    Non si sceglie cosa amare, si è scelti.

    Dal Telefilm "Dawson's Creek"

    Non amare ciò che è perfetto ma rendi perfetto ciò che ami.

    Dal Telefilm "Una mamma per amica"




    un beso bx

    7 gennaio 2009

    NEVE A BOLOGNAAAAAAAAAAAAAA...SIAMO SOMMERSI!!!!

    Mio fragile cuore sentirai un vento che ti prende dentro e fuori fino a non farti capire più niente, e alla fine ti ritroverai così un po' triste e un po' allegro come solo tu sai essere, in mezzo a tutta questa vita che ti trapassa con una risata leggera.



    il bambino con il pigiama a righe...


    periodo di film...ieri pomeriggio in centro con luca...oltre allo shopping...intimo...ho comprato dell'intimo bellissimo...ci siamo rifugiati in un cinema...faceva molto freddo e volevamo vedere qsto capolavoro di film... Berlino, anni Quaranta. Bruno è un bambino di otto anni con larghi occhi chiari e una passione sconfinata per l'avventura, che divora nei suoi romanzi e condivide coi compagni di scuola. Il padre di Bruno, ufficiale nazista, viene promosso e trasferito con la famiglia in campagna. La nuova residenza è ubicata a poca distanza da un campo di concentramento in cui si pratica l'eliminazione sistematica degli ebrei. Bruno, costretto ad una noiosa e solitaria cattività dentro il giardino della villa, trova una via di fuga per esplorare il territorio. Oltre il bosco e al di là di una barriera di filo spinato elettrificato incontra Shmuel, un bambino ebreo affamato di cibo e di affetto. Sfidando l'autorità materna e l'odio insensato indotto dal padre e dal suo tutore, Bruno intenderà (soltanto) il suo cuore e supererà le recinzioni razziali. La drammaticità della Shoah, di un inferno voluto dagli uomini per gli uomini, è inarrivabile e di fatto non rappresentabile ma questo non ha impedito al cinema di provare e riprovare a misurarsi con quella tragedia. L'approccio cinematografico di Mark Herman, regista e sceneggiatore, è diretto e il punto di vista assunto è quello di un bambino, figlio di un gerarca nazista, la cui innocenza (davanti all'orrore) trova corrispondenza soltanto in Shmuel, coetaneo internato all'inferno. A differenza di La vita è bella e di Train de vie, Il bambino con il pigiama a righe non è una favola dove ognuno ha un proprio e preciso ruolo, al contrario nel film di Herman i due universi, quello del Bene e quello del Male, si lambiscono fino a confondersi e a sconvolgersi. Nel Bambino col pigiama a righe è l'inadeguatezza e la debolezza degli adulti, anche di quelli buoni, a obbligare i bambini a prendere in mano il proprio destino e a determinarlo. I padri e le madri non fanno “magie” come il Guido Orefice di Benigni e il Male che li circonda finisce per inghiottire i loro figli e renderli all'improvviso consapevoli. Il regista inglese è abile a evitare gli stereotipi della storia “cattiva” e della contrapposizione tra infanzia idealizzata e abiezioni del mondo adulto, analizzando la durezza di un'epoca (la Germania nazionalsocialista) e di un'età (l'infanzia). Muovendosi tra trappole d'apparenza ed eludendo clichè, sentimentalismi e scene madri, Herman mette in scena le ingiustizie e i rapporti di forza che si definiscono già nell'età più verde. Attraverso il minimalismo di episodi quotidiani, immersi nella severità dei colori freddi, Il bambino col pigiama a righe svolge la memoria, rivisitandola con soluzioni e libertà che rendono la storia intollerabile e lancinante. Per questa ragione, l'autore “chiude la porta” sulla camera a gas, interponendo fra gli spettatori e il volto della Medusa la pietas di un narrare artistico che consenta di guardarla senza soccombere impietriti, atterriti. Tratto dal romanzo omonimo dell'irlandese John Boyne, Il bambino con il pigiama a righe è un film evocativo di un'epoca nera e tragica, rivista attraverso la psicologia di un'amicizia infantile e di una (pre)matura scelta di campo, complicate da una realtà storica di discriminazioni e di selezioni razziali. Immagini che richiamano per tutti la necessità di frequentare (sempre) la Memoria e di non considerare mai risarcito il debito con il nostro passato.
    trailer:

    THE STRANGERS...5 gennaio sera


    James e Kristen si fermano per la notte nella casa disabitata dei genitori di lui dopo essere stati a un matrimonio. Tra i due la tensione è palpabile: lui le ha proposto di sposarla e lei ha rinviato la decisione rifiutando l’anello che lui le offriva. Sono circa le 4 del mattino quando una ragazza bussa alla porta chiedendo di una certa Tamara. È l’inizio di un incubo. Progressivamente la coppia si troverà assediata da tre sconosciuti mascherati che hanno un solo obiettivo: terrorizzarli e poi ucciderli. Bryan Bertino, regista poco più che trentenne alla sua opera prima, prendendo spunto da un fatto di sangue realmente accaduto porta sullo schermo un trattato su come si costruisce la tensione. Nel non breve prologo si tratta di una tensione tra innamorati che scoprono di avere aspettative diverse (quei petali di rose di color rosso sangue sparsi ovunque non fanno presa su Kristen ma sono astutamente anticipatori). Poi, dopo il battere alla porta (i rumori sono utilizzati in un crescendo che ha ben poco di realistico ma offre con sicurezza una vasta gamma di soprassalti) la situazione precipita. Spetta a Liv Tyler sostenerla per gran parte della vicenda in un gioco che la vede passare attraverso tutte le espressioni della paura che si trasforma in terrore. È quasi certo che chi cerca l’ennesimo film alla Saw rimarrà deluso perché qui non sono le torture più efferate a catturare l’attenzione delle spettatore in sala quanto piuttosto la sensazione di impotenza nel difendersi dinanzi a un attacco di cui nessuno conosce autori e motivazioni. Ciò che in genere occupa i primi 15/20 minuti degli altri film (l’attesa di chi porterà la morte) qui si sviluppa per la quasi totale durata del film in una sfida con lo spettatore appassionato scendendo sul suo terreno. Bertino utilizza tutte le retoriche del genere già note cercando ugualmente di sorprendere chi si trova in sala. Non è un gioco semplice ma il risultato è a suo favore.
    TRAILER:


    BELLISSIMO...BELLO CMQ...QLCHE CAGATA MA DA ANSIA ASSICURATA E LEI SPLENDIDA!!!
    LO CONSIGLIO E IL FATTO CHE SIA REALMENTE ACCANDUTO METTE SICURAMENTE PIU TENSIONE!
    sono uscita il 5 sera con franceschino e salvati...
    un beso bx

    SPOT STORICI DEGLI ANNI 80"...

    BELLISSIMIIIIIIII:



    i miei anni...

    bellissimooooo


    un beso bx

    5 gennaio 2009

    IERI SERA...CINEMA...



    Lady Georgiana Spencer è una giovane aristocratica in età di matrimonio. A soli diciassette anni viene data in sposa a William Cavendish, duca del Devonshire, e si trasferisce a Londra dove conosce gli sfarzi della nobiltà e la freddezza di una relazione che la obbliga a dare un erede al duca. Dietro consiglio della madre, Georgiana si arma di rassegnazione, trovando una scappatoia nella moda, nel gioco e nell'amicizia di Lady Elizabeth Foster. Invitata a vivere con i Cavendish, Bess attira le attenzioni di William per ricongiungersi con i figli che le sono stati tolti dal marito. Ferita dal ménage à trois la duchessa trova conforto tra le braccia dell'amato conte Grey, ma sceglie di rimanere al fianco del duca per non perdere i privilegi di madre.Tratto dalla biografia firmata da Amanda Foreman, La duchessa è un film in costume che in parte rivoluziona la figura femminile del '700 attraverso le gesta dell'"Imperatrice della moda", famosa per la sua bellezza e per il suo coinvolgimento politico quanto per la passione per il gioco e le pene d'amore. Allontanandosi dall'impianto moderno scelto da Sofia Coppola per narrare la storia della delfina di Francia, Saul Dibb ne mantiene lo sguardo introspettivo che si posa sulla solitudine della protagonista tracciando un parallelo tra le due nobildonne contemporanee. In una società dominata dal maschio, Lady G s'inserisce abilmente nelle discussioni politiche, arriva ad appoggiare pubblicamente le elezioni trovando il favore del popolo e il rispetto degli uomini che la circondano. Tolti i lustrini, il post-punk, le all-star e le pettinature stravaganti di Marie Antoinette, rimangono le stanze smisurate scolpite dal silenzio, il vuoto dentro e il desiderio d'amore di un'adolescente costretta a diventare donna troppo presto.Se su un altro livello la breve vita di Georgiana è drammaticamente somigliante a quella della sua diretta discendente Lady Diana, il periodo storico e le leggi maschiliste non prevedevano né il divorzio né le relazioni extra coniugali delle mogli. Costretta suo malgrado a scegliere fra l'amore del conte Grey e quello per i figli nati sotto il vincolo matrimoniale, la duchessa di Keira Knightley rimarrà fedele al marito anaffettivo lasciando che il frutto delLA PASSIONE per gray venga piantato in un altra famiglia...
    trailer:



    per qnto riguarda il film,nn lo consiglio...lei mi fa una tenerezza e mette di malumore...poi sia il trailer che il film l'accusano ma la vera vittima e' lei...

    ieri pomeriggio,stupidamente ho aperto il negozio,ma nn c'era nessuno...tristissimo...cosi luchetto mio mi e' passato a prendere e sono andata a cercare l'ennesima offerta x il regalo al mio moroso...alla fine ho fatto il regalo alla nipotina di ale...

    3 gennaio 2009

    SALDI SALDI SALDI SALDI SALDI SALDI...






    E CHE CE LA MANDI BOOOONAAAAA....
    GLI SCONTI PARTONO DAL 30% A OVVIAMENTE AL 70%(X I CAPI DEGLI ANNI SCORSI)
    TUTTI CAPI MERAVIGLIOSIIIII!!!!
    QUI SOTTO CAPI IN SALDO:

    ovviamente ci sono anche qlli delle passate stagioni...che sono sempre belli e attuali...e super scontati...
    VI ASPETTO NUMEROSIIIII!!!
    UN BESO BX

    2 gennaio 2009

    I TUDORS


    I Tudors (conosciuta in chiaro con il titolo I Tudors - Scandali a Corte) è una serie televisiva drammatico/storica creata e interamente scritta da Michael Hirst. La serie racconta, in chiave molto romanzata e con notevoli inesattezze storiche, i primi anni di regno di Enrico VIII, re d'Inghilterra e di Irlanda fino al 1547, interpretato dall'attore irlandese Jonathan Rhys Meyers.


    PRIMA STAGIONE:

    Enrico VIII è sposato da quasi vent'anni con Caterina d'Aragona, ma non riesce ad avere figli maschi: il re preferirebbe garantire stabilità alla sua dinastia, che è al trono da tempo relativamente breve. Le scappatelle del sovrano non sono rare, ed una delle sue amanti, Bessie Blount, dà alla luce un figlio. A questo punto Enrico VIII inizia a pensare di aver commesso un peccato sposando la moglie del suo defunto fratello Arturo: un passo del Levitico, il re viene a sapere, condanna alla sterilità le coppie siffatte. Francesco I di Francia, che ospita il re d' Inghilterra, fa notare ad Enrico una dama vissuta alla sua corte fino ad allora: la presenta come ragazza molto facile e frivola. Si tratta di Mary Bolena, figlia del diplomatico Thomas, che coglie la palla al balzo nella speranza di ottenere il favore del re, infilandosi nel suo letto. Ma Enrico si stanca presto della ragazza: è in quel momento che Thomas fa entrare in scena l'altra sua figlia, Anna.

    Margaret, sorella del re, è promessa in sposa all'anziano re del Portogallo, ma è innamorata di Charles Brandon, duca di Suffolk, che ha tra l'altro il ruolo di scortarla nel suo nuovo Paese. Sposa il re del Portogallo, ma lo uccide nottetempo, forte della promessa che ha strappato ad Enrico: farla sposare col suo amato una volta rimasta vedova. Si fa sposare subito, ma non sarà felice.

    Il Papa è restio a dare al re l'annullamento del suo matrimonio: Carlo V, spagnolo, cattolicissimo, è il nipote della regina Caterina. Thomas Wolsey, ministro di Enrico, cade in disgrazia perché non riesce nell'intento di farlo divorziare e si suicida dopo essere stato arrestato per ordine del re stesso. Il potere di Anna sembra infinito.

    SECONDA STAGIONE:

    A corte, dove si attende il divorzio tra Enrico VIII e Caterina d'Aragona, arrivano l'ecclesiastico Thomas Cranmer ed il musicista Mark Smeaton. L'ambasciatore imperiale Chapuys ed i cattolici, cui fa capo il nuovo papa Paolo III, progettano di eliminare Anna. Incaricato dell'omicidio è il giovane William Brereton. I tentativi falliscono ed Anna non viene uccisa, ma nominata Marchesa di Pembroke e sposata quando rimane incinta (Cranmer, nel frattempo nominato arcivescovo di Canterbury, ha annullato il primo matrimonio di Enrico VIII). Nasce una bambina, la futura Elisabetta I, ed il re ne è molto deluso. I suoi sporadici tradimenti diventano sempre più frequenti; e nonostante il tentativo dei Bolena di tenere le infedeltà del re circoscritte alla famiglia, i rapporti nella coppia reale si raffreddano. Caterina d'Aragona, da tempo esiliata e separata dalla figlia Mary, muore tra pochi fedelissimi e pressoché priva di ricchezze. Dopo l'esecuzione di TOMMASO MORO e Giovanni Fisher, che non hanno prestato giuramento di fedeltà al re quale capo della Chiesa anglicana, Enrico VIII conosce la giovane e casta Jane Seymour, come Anna aizzata dalla famiglia ad ingraziarsi l'augusto corteggiatore: Anna li scopre insieme e lo shock (unitamente alla preoccupazione per una brutta caduta da cavallo del marito) la porta ad abortire. E' l'inizio della fine per la giovane regina, che sarà poi al centro di accuse di stregoneria e persino incesto.

    bella serie...mi son vista ieri qsi tutta la prima!!!!
    un beso bx

    il primo dell'anno...

    Da qualche parte ho sentito che non è importante sapere quanti respiri riusciamo a fare nel corso della nostra vita, ma importanti sono i momenti che ce lo tolgono il respiro... perciò auguro a tutti voi un nuovo anno pieno di momenti che vi tolgano il respiro, un bacione enorme a chi ha contribuito a far nascere nella mia vita questi momenti... vi voglio bene,amichetti...



    ieri e' stata la classica giornata ...che passo da 32 anni..ossia ozio totale...e un pizzico di noia...
    scaramanzia ...nessuna donna la telefono e tanto letto...con tante serie tv...pero' la mattina e' stata bella...mi sono svegliata prestissimo,nonostante le 530 del mattino...alle 10,00 ero gia in cucina a fare colazione...ma fuori c'era un quadro...la neve e' semplicemente bellissima...scomoda ma bella e romantica!!!
    ale mi sei mancato...tanto!!!

    auguri ancora...ahhhh e bellissimi mex di natale...il piu bello di qst'anno?

    BNOVNEATLAEFCELIEANUOVNONO

    A causa della crisi economica gli auguri li abbiamo presi all'Ikea e ve li dovete montare quando avete tempo.
    Tanti auguri di Buon Anno!

    auguri ancoraaaa...un beso bx



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