16 dicembre 2009



Tende come porte, da cui escono musicisti e ballerini. Schermi trasparenti che scendono dal soffitto e mostrano le immagini di artisti che si affacciano da entrate virtuali. E osservano. Ci sono davvero? Benvenuti al Cirque du Soleil. Un tripudio di corpi, colori, luci e musica. Danze meravigliose, africane, arabe, mediorientali, in un gioco di ombre e illusioni. E carne, muscoli, vita, movimenti sinuosi, perfetti, matematicamente sincronizzati. È come un sogno. E insieme, una provocazione di sensi continua per lo spettatore.

Poi l’acqua appare sui tendaggi e un uomo che vola con un pallone sembra fluttuare nei fluidi. È quindi il turno del fuoco, e ancora della terra, dell’aria. I quattro elementi fondamentali della vita, della filosofia, del mondo. Una ragazza in costumino sbrilluccicante muove trenta hula hoop, tutti insieme, in un movimento sensuale e ritmato. Mentre fantasmi aleggiano sugli spettatori, tra fumo colorato, percussioni e mandolini. È un delirio. Delirium, appunto, uno degli spettacoli di punta del Cirque du Soleil.

Gli artisti che si esibiscono provengono da ogni parte del mondo. Ma il circo nasce a Montréal, in Québec, Canada. È l’export ufficiale della città, ci perdoni Célin Dion. Ma perché il circo è così importante per Montréal, e viceversa? Si tratta di una storia un po’ fantastica, che soltanto un circo può raccontare.

Nel 1984, un certo Guy Laliberté, all’epoca suonatore ambulante per le strade della città vacanziera di Baie-Saint-Paul, decise di fondare un circo. Nuovo. Senza i tre anelli classici, i pagliacci dai nasi rossi, gli animali ammaestrati e il classico odore di circo. Il circo Laliberté avrebbe mostrato fantasie visuali, orchestrato musiche misteriose, inventato linguaggi e prodezze di movimento eseguite solo da, udite udite, esseri umani. Una sfida, o una follia. Che oggi è realtà. Partito con 73 persone, ora il Cirque du Soleil ne vanta oltre tremila in tutto il mondo, inclusi 700 artisti. Soltanto il quartier generale, a Montréal, ne conta circa milleseicento. Non male per un suonatore di strada. Anzi, ex suonatore di strada: oggi Laliberté è il presidente del consiglio di amministrazione di una multinazionale famosa e redditizia.

Esistono diverse produzioni del Cirque du Soleil, che girano senza sosta l’Europa, l’America, l’Asia e l’Australia. Senza contare i quattro spettacoli fissi a Las Vegas e uno in Florida.




ho preso i biglietti x il 20 e un altra data...andro' sia a pesaro che a bologna!!!nn vedo l'oraaaa!!!!sono emozionatissimaaa!!!
un beso bx

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