21 luglio 2008

sabato sera:GRANDE CIRCO INFERNO

Bologna - H.21,30
alla pinacoteca di bologna:
GRANDE CIRCO INFERNO:


Lo spettacolo è frutto di un laboratorio durato nove mesi che ha portato alla creazione collettiva di una messa in scena irriverente, sulle tracce dei grandi testi satirici della tradizione occidentale e in particolare di Aristofane, ovvero di una drammaturgia corale e chiassosa che si fa beffe dei deliri di un mondo sull'orlo del baratro. Guerra, corruzione, meschinità della politica sono gli ingredienti che bollono in un calderone caustico e amarissimo, oltre il quale si staglia sempre l'orizzonte di un'utopia possibile, dove le rigide convenzioni che regolano questo mondo sono ribaltate a favore di un'umanità più libera e cordiale. Là era Atene, qua il nostro Occidente opulento e disgregato: ma i problemi con cui ci troviamo a fare i conti sono gli stessi, perché identica è l'atroce giostra del potere. E allora ben venga Aristofane e il suo riso sconcio, sul quale innestare invenzioni tutte attuali fornite da una compagnia che fa dell'energia contagiosa il proprio punto di forza.
Il luogo è una specie di circo pacchiano che vomita personaggi bizzarri: sembrano mendicanti e prostitute, ma sono solo dei poveracci in balia dell'orrido padrone del circo, Pappagone. Ognuno ambisce a un futuro diverso: qualcuno, tentando la metamorfosi, prova la scalata all'utopico mondo degli uccelli; tutti, alla fine, dovranno subire lo scacco di un'inevitabile sconfitta, senza però rinunciare mai alla speranza di un altrove possibile. Lo spettacolo è diretto da Nicola Bonazzi con la partecipazione di: Arban Bares, Alicja Borkowska, Lorenzo Cimmino, Ahmed El Bazi, Giulia Franzaresi, Celestine Fuh, Idris Hussain, Georgine Maungu Liwosa, Saeid Mirzaii, Victorine Mputu Liwoza, Jan Nawazi, Daniela Zambon Scarpari, Gustave Teh, Giulia Ventura, Yan Wen, Xue Yao. Del gruppo di lavoro fanno parte attualmente due camerunensi, due zairesi, due cinesi, una brasiliana, una polacca, un marocchino, un curdo, un iraniano, un afgano, un kosovaro e tre italiani.
Per il regista Nicola Bonazzi e per la Compagnia Teatro dell'Argine, che ha prodotto lo spettacolo, "Le dinamiche di lavoro nel teatro passano attraverso la pratica costante di apporto e scambio di ciascuno dei componenti. Per questo un gruppo teatrale i cui componenti vengano da paesi e da culture diverse possiede un potenziale, una ricchezza che nessuna compagnia i cui componenti provengano della stessa nazione potrà mai avere, diventando un luogo di incontro di motivazioni e di culture differenti unite da un lavoro comune e dalla ricerca di un'identità che abbia il volto di tutti quelli che ci lavorano dentro".
Per Roberto Calari, responsabile cultura di Legacoop Bologna "Poter presentare nella cornice di bè e del cortile della Pinacoteca Grande Circo Inferno è per noi una soddisfazione che valorizza un lavoro cooperativo, sia in termini artistici che produttivi".

un po' di video:



e poi:




ti adoro vickyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!!!

tua bx

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